Critici d'arte si esprimono

Andrea Petralia

Una chiara denuncia sociale, l'artista Artandheart Luisariceci, ancora una volta ci lancia segnali chiari e limpidi attraverso quella che ormai può chiamarsi arte figurativa surreale.

Sempre con maggiore impegno nel sociale utilizza gli argomenti di maggiore attualità per ricordarci il nostro essere vivi ogni giorno, grazie alla natura. La natura è donna, lei generatrice di tutto l'umano. In questa opera più che mai lancia un monito attraverso le icone espressive del componimento stilistico. La mano, ridotta a rami e radici di un albero sembra appoggiata al seno, come un creatura da allattare. Lei è madre, consapevole che lei è la madre del tutto.

Felicitazioni alla Luisa, per questa nuova opera che arricchisce la nostra consapevolezza umana

Dott.ssa Filomena Volpe

Non si può scrivere di un’artista senza conoscerne la persona.

Ho incontrato Luisa durante una sua esposizione a Ravenna. Le sue opere mi hanno colpita subito per l’esecuzione delle forme, soprattutto per la tensione dei corpi, nudi ma mai volgari, per i colori tenuti, per i disegni in bianco e nero, per le linee morbide e sinuose. Ma è solo quando ho avuto modo di parlarle e capire il tuo intento profondo che sono riuscita ad entrare nei suoi quadri e guardarli dall’interno.

Luisa è un’artista impegnata, usa la matita e i pennelli come un giornalista d’inchiesta usa penna e foglio: ci informa, tiene alta l’attenzione su temi attuali, denuncia, ci invita a guardare e capire. Lo fa con una delicatezza che solo l’arte è in grado di fare, ma il cui messaggio risuona potente e profondo.

Questi volti, i corpi, gli occhi bassi e socchiusi nascondono una denuncia urlata forte dall’artista, fuori dai denti. Si tratta spesso di violenze fisiche ma anche subdole come quelle psicologiche. Ferite che non lasciano evidenze sul corpo ma i cui segni sono profondi come tagli sulla pelle.

La bellezza dei suoi ritratti permette di avvicinarsi a tematiche tanto orribili e oscure senza timore, senza spavento, l’artista ci invita a soffermarci e guardare oltre le apparenze, ci chiede di non voltarci dall’altra parte, di non giudicare, ma di accogliere e aprirci alle sofferenze altrui.

In ogni suo dipinto si celano però elementi di speranza e di rinascita come i fiori, simboli di purezza.

Luisa Riceci porta la sua arte in giro per eventi e mostre per divulgare un messaggio sempre attuale e spesso lo fa con associazioni che denunciano ogni forma di violenza, non solo quella sulle donne ma anche sui bambini.

È così che ho conosciuto Luisa, nella grandezza del suo impegno civico e sociale. L’arte e la sua bellezza sono terapia per gli occhi e l’anima. Facciamoci portavoce di questa bellezza e impariamo dagli artisti che sanno dar voce alle emozioni più profonde.

Con affetto e stima

Filomena Volpe